Intercultura: come dare valore ad un tema che viviamo quotidianamente nelle nostre scuole e sul quale spesso noi adulti passiamo oltre, come se fosse scontato?
Occupandocenecertamente tutti i giorni, ma focalizzando l’attenzione durante “La Settimana dell’Intercultura”, per far parlare anche la stampa e per raggiungere più persone possibili. Quest’anno, visto il successo dell’anno precedente, gli Istituti comprensivi della Rete, con scuola capofila l’IC “De Amicis”, hanno pensato di riproporla con il titolo:
” Ascuola senza confini: arte e intercultura in una prospettiva inclusiva”.
Dal 22 al 27 ottobre alunni, docenti, genitori, esperti e relatori sono stati coinvolti nel vortice dell’Intercultura. Due sono stati gli eventi significativi: giovedì 25 ottobre la formazione dei docenti e venerdì 26 ottobre la serata aperta a tutti, ma dedicata soprattutto ai genitori.
La dott.ssa Marisa Musaio,professoressa presso l’Università Cattolica di Milano, ha proposto ai docenti il tema “La sfida delle differenze:fondamenti pedagogici, itinerari e competenze per l’educazione interculturale a scuola”,ha poi presentato un video sulle attività laboratoriali il dott.Henri Olama, mostrando come l’arte avvicina e fa condividere. Non si poteva scegliere come luogo più appropriato per la lectio magistralis la sala Arazzi del Museo MA*GA, dove tra gli arazzi appesi alle pareti arieggiavano la parola chiave della didattica dell’intercultura: farsi altro.
Venerdi 26 all’Istituto Falcone, sul tavolo dei relatori, rappresentanti del mondo islamico e cattolico, erano presenti il dott.Claudio Merletti direttore dell’ufficio scolastico provinciale e il dott.Luigi Macchi referente Intercultura AT Varese.
Il dott. Ebenezer Heungna, Souheir Katkhouda, Samh Alyel Meligey, i giovani di Azione Cattolica e i giovani musulmani, l’Imam e don Andrea Recalcati, hanno presentato, in un dialogo di condivisione e di partecipazione, gli argomenti della serata, il cui filo conduttore sono state tre parole: conoscenza, ascolto e spazio dell’altro. Significativi i temi trattati che hanno toccato la mente e il cuore dei presenti, che con alcuni interventi, hanno testimoniato che di Intercultura bisogna parlare, perché se ci crediamo noi adulti allora sì che ai nostri figli possiamo trasmettere un messaggio positivo per farli crescere cittadini consapevoli.
Sabato 27 ottobre si è conclusa “La settimana dell’Intercultura” con la mostra dei manufatti realizzati dagli alunni, dall’infanzia alla secondaria, con danze e canti multiculturali e con un assaggio di the marocchino e di tisana alla melissa del Perù. Nel plesso di Sciarècartelloni colorati, fotografie, oggetti multietnici hanno fatto respirare l’aria dell’intercultura che il nostro istituto ha voluto presentare. Durante questa settimana,il dott.Henri Olama,all’infanziae il dott. Lorenzo Brambilla di Studio 1,alla secondaria, hanno coinvolto gli alunni nel mondo dell’arte , delle culture e delle tradizioni,con laboratori interculturali.
Significativa è stata la collaborazione con il Museo MA*GA dove sono state esposte due installazioni collettive realizzate dagli alunni delle classi terze e quarte della primaria, nei laboratori “Profumo di mondo” e “Case di stoffa”. La sala Arazzi ha fatto da cornice a questi bellissimi capolavori, che possono ancora essere ammirati dal pubblico.
Tante sono state le persone coinvolte e nella speranza di contagiarne tante altre mi piace riportare il pensiero di Tahar Ben Jelloun “Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo”. La scuola è il luogo privilegiato dove si impara a vivere insieme, è il luogo privilegiato dell’incontro con l’altro.
La F.S.Intercultura
Prof. Rosalba Ghiringhelli
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