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Festa della Liberazione 2023

Oggi, 27 aprile 2023, alle 9:30 le classi terze della Scuola Secondaria di I grado Padre Lega sono state coinvolte in un incontro sul tema della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza, in occasione dei festeggiamenti dell’anniversario della Liberazione d’Italia. Il Sig. Massimo Praderio, collezionista e storico del periodo in questione, ha accompagnato gli alunni alla scoperta di una storia diversa da quella che sono soliti studiare sui libri, fatta di nomi di grandi personaggi, di battaglie e luoghi lontani. Al contrario, grazie al Sig. Praderio, ai suoi racconti e ai reperti da lui collezionati, come fotografie dell’epoca, giornali, cartelli e persino un’uniforme fascista riutilizzata dai partigiani e macchiata di sangue, li ha portati dentro la Storia con la S maiuscola: una storia che hanno potuto vedere, toccare e persino annusare. Questi resti di vite hanno affascinato i ragazzi e permesso loro di comprendere l’importanza della resistenza a logiche e poteri ingiusti, antidemocratici, aiutati dall’opera di un collezionista che testimonia e mantiene viva la memoria di quelle persone che hanno lottato contro il Fascismo e il Nazismo nella nostra zona, portando la loro esperienza nelle scuole. In primo luogo, il Sig.Praderio ha raccontato ai nostri ragazzi della fine tragica di quei soldati italiani che sono stati deportati nei campi di concentramento in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, a seguito del quale da alleati siamo diventati nemici dei tedeschi e il nostro Esercito, lasciato senza ordini, si è disciolto. A seguire, ha fatto emozionare tutti con la storia dei Signori Tamborini, arrestati dai nazisti perché aiutavano gli ebrei a scappare in Svizzera e salvatisi dalla pena di morte grazie a un dottore che firmò un certificato medico in cui attestava che il Sig. Tamborini era malato di tubercolosi e pertanto non poteva essere ucciso, come stabilito dal codice militare tedesco. Inoltre, ha fatto venire la pelle d’oca quando ha raccontato di un giovane partigiano gallaratese assassinato davanti agli occhi della madre da un commando fascista e di tre civili (di cui due ebrei) morti nei campi di concentramento e commemorati da pietre d’inciampo poste nelle vie di Gallarate. In conclusione, i ragazzi hanno compreso quanto la democrazia sia bellissima, ma delicata e indifesa e che, pertanto, bisogna stare attenti e difenderla da chi le vuole fare del male, scegliendo di non sottostare al pensare comune e difendere i nostri diritti e la nostra libertà, così come hanno fatto i nostri partigiani.

 

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