Dal mese di ottobre al mese di maggio nell’anno scolastico 2017/2018, nella classe 1C della scuola secondaria di primo grado “Padre Lega” di Cedrate, l’insegnante Esposito Luana, coinvolta nell’attività di tirocinio con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha organizzato delle attività di geografia, con il supporto della docente Boccato Monica, da caricare direttamente nella classe virtuale “Edmodo”.
Edmodo è una piattaforma per il microblogging che rimane privata ad uso di docenti e studenti, da utilizzare per l’insegnamento e l’apprendimento.
È uno dei nuovi strumenti del web 2.0 che si sta ampiamente diffondendo nel campo dell'educazione.
Ospita lezioni on-line e permette di tenere in contatto studenti e relativi insegnanti.
Non richiede alcune forma di installazione e la sua interfaccia richiama quella di Facebook.
Edmodo è un ambiente sicuro in cui è possibile creare un gruppo di classe per gli studenti.
Grazie a tale strumento gli alunni e gli insegnanti coinvolti hanno:
• messo risorse digitali online;
• creato sondaggi;
• scritto riassunti delle lezioni per gli studenti assenti;
• creato degli avvisi recapitati come "notifica" agli studenti del gruppo;
• assegnato dei compiti indicando il titolo, la descrizione e la data di consegna e/o allegando un documento in qualsiasi formato digitale o un link ad un video o ad un sito web;
• creato dei quiz con domande a risposta libera o vero/falso, anche con domande multipla.
L'ambiente di lavoro è un ambiente sicuro in quanto:
• tutti i gruppi classe sono controllati dal docente;
• gli studenti possono iscriversi alla classe solo se in possesso del codice che viene fornito loro dal docente;
• gli studenti possono comunicare solo con tutta la classe o con l'insegnante e non sono previsti messaggi privati tra gli alunni;
• gli insegnanti possono cancellare i messaggi.
Edmodo è molto più di questo, perché può essere usata anche per la collaborazione con le famiglie (in molte primarie americane i genitori hanno accesso alla piattaforma e sono coinvolti nel dialogo educativo in qualche forma), ma soprattutto per far rete fra colleghi.Quindi,la classe oltre ad avere, una propria dimensione fisica, quella in cui ci sono i tavoli, le sedie, gli armadi, ha avuto anche, una sua dimensione virtuale, digitale e on-line. Insegnanti ed allievi si sono così “incontrati” e hanno lavoratosia nell’aula fisica che in quella digitale, portando la didattica “fuori dall’aula” e integrando la realtà esterna nelle sue pratiche.
Luana Esposito
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